Ospite d'onore del Future Film Festival, giacca grigia su maglietta nera con l'effige dei Minimei, Luc Besson sceglie il palcoscenico bolognese per fare il punto sulla sua ultima fatica: Arthur 3 - La guerra dei mondi.
"Ho appena finito il montaggio. Il mio viaggio nel mondo dell'animazione, è iniziato con Arthur dieci anni fa. Dieci anni entusiasmanti, dieci anni che mi hanno regalato una esperienza incredibile. Ma mi piace cambiare e farò un film da grandi. Ora si volta pagina: mi sono stufato di sentirmi chiedere quando farai un film per adulti e non per bambini". Il suo prossimo lavoro sarà 'The Lady', ispirato a Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991 e, a giudizio di Besson, "l'equivalente al femminile di personaggi come Ghandi o Mandela. Il film parla di lei come persona e della sua storia d'amore con il marito. La storia d'amore più sconvolgente, mai sentita da Romeo e Giulietta. Molte scene sono state girate, in Birmania, in segreto, con grande discrezione: c'erano persone che non volevano nemmeno che lo girassimo. Non ho potuto incontrare Aung San Suu Kyi perchè era agli arresti domiciliari. L'ho sentita al telefono mentre Michelle l' ha incontrata per un paio di giorni"
Il regista ha poi continuato: "Sono influenzato artisticamente da tutto quello che mi circonda: da mia madre, dal mio cane, dagli alberi che mi lasciano stupefatto".
L'ecologia è uno dei temi che viene affrontato nella saga dei Minimei e a questo proposito il regista ha dichiarato in conferenza stampa: "Come molti non mi sento orgoglioso dello stato del pianeta e mi sento colpevole per quello che lasciamo alle nuove generazioni. Ognuno deve fare quello che può, poi sulle grandi azioni ci sono persone che abbiamo eletto e che sono deputate a questo. L'ecologia è un argomento difficile perché non è possibile continuare a proporre soluzioni semplicistiche. Sarebbe come se io fossi venuto qui a Bologna in bicicletta invece che in aereo. Il problema va affrontato in un altro modo, ad esempio cominciando a costruire aerei che consumano meno carburante o che usano carburanti diversi".
Altro argomento affrontato è stato quello sull'integrazione: "I bambini non nascono razzisti ma lo diventano perchè glielo si insegna. Bisogna stare molto attenti e altrettanto attenti bisogna essere sulla cultura. Il grande problema della cultura è che ci sono i guardiani del tempio. Ma la cultura non è un tempio: è l'ultimo territorio libero in cui creare".